25 NOVEMBRE 2024 – “Perché… c’è ancora domani”

Anno scolastico 2024/2025

gli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria e gli insegnanti di Italiano e Arte e Immagine

Presentazione

Durata

dal 28 Ottobre 2024 al 25 Novembre 2024

Descrizione del progetto

Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne

Quest’oggi 25 novembre 2024, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, gli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria dell’I.C. Denza- C/mare 4, sono giunti all’incontro finale del Progetto curricolare “Perché… c’è ancora domani”. Nell’aula magna della scuola, sulla scorta del lavoro interdisciplinare svolto nell’ arco temporale di circa un mese, e iniziato con l’ attività laboratoriale di cineforum col film di Paola Cortellesi “C’è ancora domani”, si è dato luogo a un costruttivo scambio di idee sul tema della violenza sulle donne. Questa, abbiamo potuto osservare che assume forme differenti, aventi però il medesimo epilogo: la mortificazione della dignità della donna e il non rispetto della sua libertà. Nonostante dall’ambientazione del film, gli anni quaranta, nonostante da allora, tante siano state le conquisteda parte delle donne, l’ingente numero di femminicidi dimostra che la mentalità maschilista, frutto dell’ educazione patriarcale, in Italia ha ancora radici molto profonde. Durante le varie fasi del Progetto “Perché…c’è ancora domani” , sia attraverso la scheda di lettura e analisi del film, sia attraverso l’autoconoscenza che le immagini filmiche offrono, sia con l’immedesimazione nella vita dei personaggi, gli alunni hanno potuto riflettere sul loro vissuto e maturare e costruire una loro visione critica del racconto. Si è parlato dei tanti risvolti pericolosi di certi atteggiamenti apparentemente innocui, del catcalling per esempio; ma, al di là della violenza fisica subita dalle donne, nel caso del film , da Delia, si è parlato di violenza domestica e delle sue ripercussioni sulla vita di chi appunto “assiste” alle percosse sulla madre. Con delicatezza e professionalità si sono quindi affrontati vari temi, in classe con circle time, in aula magna a classi aperte dopo la visione del film. Nel laboratorio artistico sono state prodotte alcune pitture molto significative, con lo scopo di esprimere messaggi attraverso le immagini; i titoli dei lavori sono emblematici: “Amami libera”, “No catcalling”, “Insieme: amore no possesso”, “Non lividi ma fiori”. Ma tale progetto non poteva concludersi senza il contributo della Polizia di Stato. Anche quest’anno la Dott.ssa Villani Rita ci ha aiutato a riconoscere quali sono i sintomi pericolosi che possono trasformarsi in un rapporto malato. Ha spiegato ai ragazzi che certi comportamenti portati all’ estremo, dapprima offendono la dignità delle donne e poi sfociano nel femminicidio. Ha messo in guardia su gesti e parole che devono destare sospetto, fino al racconto di una sua vicenda molto personale che ha dolorosamente e coraggiosamente condiviso, pur di essere incisiva e centrare l’obiettivo della sua preziosa presenza. La dottoressa Villani ha risposto a tante domande poste dagli interessati alunni, alcuni con un vissuto personale molto forte; ha spiegato come e a chi rivolgersi per chiedere aiuto se, malauguratamente, ci si trovasse ad affrontare una situazione pericolosa per noi direttamente, o che riguarda altri in difficoltà . Insomma sono state stamane tre ore pregne di emozione con tante sfaccettature: dal razionale alla sfera emotiva, si è arrivati, speriamo, a lasciare nei ragazzi un segno proficuo, profondo e chiaro, che possa accompagnarli nella costruzione del loro futuro.

25 novembre 2024                                                                                                                                                                                                                               Prof.ssa Mansi Arianna

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